CATALOGO LIBRI DI RIFERIMENTO TEORICO-CLINICO
Manuale del Processo Psicoanalitico Mutativo PPM
La relazione psicoanalitica come trasformazione fin dal primo colloquio
Il PPM (Processo Psicoanalitico Mutativo) è un metodo psicoterapico che, pur avendo come modello teorico di riferimento la teoria psicoanalitica classica, attinge anche dalla teoria delle relazioni oggettuali, da Ferenczi e dalle più recenti teorizzazioni sul concetto di campo e di interpsichico. Utilizzando sin dal primo colloquio una
tecnica spiccatamente trasformativa del funzionamento psichico, il PPM ha l’obiettivo di portare il paziente ad un funzionamento psichico più genitalizzato, liberandolo da un pensiero fisso, assiomatico, difensivo e auto-menzognero per portarlo verso un pensiero flessibile, mobile, possibilista ed elaborativo. Questo volume presenta la fase investigativo-diagnostica del PPM chiamata IPM (Investigazione Psicoanalitica Mutativa), fase comunque in grado di attivare sin dall’inizio processi trasformativi. L’IPM analizza il comportamento del paziente dai primissimi contatti e lo confronta con ciò che lo psicoterapeuta prova e pensa del paziente stesso, per fare deduzioni sull’organizzazione del suo mondo intrapsichico e sul suo modo di funzionare. Il mondo intrapsichico del paziente si riflette nel modo in cui si relaziona con lo psicoterapeuta, lo influenza per determinare reazioni emozionali, ideative e comportamentali tali da consentire la perpetuazione del proprio funzionamento psichico, anche se patologico. I processi di “influenzamento” sono però reciproci e perciò è possibile che anche lo psicoterapeuta con le sue elaborazioni vada a modificare le modalità delle relazioni oggettuali e le conseguenti rappresentazioni mentali del suo paziente. Il PPM sostiene che tutto si svolge nella relazione a favore della trasformazione e del cambiamento. Come dice Petrini, “la soluzione delle vecchie contraddizioni è nella contraddizione delle vecchie soluzioni”.
Piero Petrini, psichiatra, neurologo, psicoterapeuta psicoanalitico, perfezionato in Tecniche Psicoterapiche ad indirizzo Analitico, responsabile del Centro Disturbi della Personalità CDP (SPDC S. Camillo, ASL Roma 3, ex d), presidente del Centro di Psichiatria e Psicoterapia, presidente della Società Italiana di Psicoterapia (SIPSIC), direttivo regionale della Società Italiana di Psichiatria (SIP), direttore e didatta della Scuola dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (SAPP).
Annamaria Mandese, psicologo, psicoterapeuta psicoanalitico, responsabile del Centro di Psichiatria e Psicoterapia (sede di Ancona), membro del Comitato Scientifico della Società Italiana di Psicoterapia (SIPSIC), fondatore e socio dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (APP), vicedirettore e didatta della Scuola dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (SAPP).
Psiche e cambiamento
Miti, percorsi e processi della relazione psicoterapeutica
Secondo Platone, l’anima, nata pura, ad un certo punto cadde dalla sua condizione di splendore per mescolarsi con la materia, caricandosi di catene. Condizione questa assimilabile a quella dell’interiorità della psiche, sempre in conflitto, in quanto incatenata ai propri demoni e alla propria ombra e lacerata da quelle ferite da cui non può sfuggire. Quando l’individuo comprende, però, che
quel demone, o quella ferita, non rappresenta altro che la “guida”– ossia la strada da intraprendere per essere artefice del proprio futuro –, allora le ferite si trasformano e diventano “feritoie” sul passato. È questa la psicoterapia cui si riferisce questo libro: una psicoterapia come cura dell’anima, che non vuole demonizzare la follia, ma da cui ne ricava le potenzialità trasformative. Psiche e cambiamento è il risultato del tentativo di rintracciare nella relazione psicoterapeutica quella strada che permetta di liberarsi dalle proprie catene per rinascere giovani e forti, come l’Araba Fenice dalle proprie ceneri. I contributi teorici e pratici presenti nel testo sono il risultato dei traguardi raggiunti e di una generale spinta a voler “sapere”, “essere” e “saper fare”. Voler “sapere” le conoscenze teoriche come mezzi indispensabili per proseguire negli altri saperi. Voler “essere” per riuscire a contenere in sé quelle capacità e potenzialità curative nei confronti degli altri. Infine, ma non per ultimo, voler “saper fare” che nella professione dello psicoterapeuta significa amore per l’esistenza, che è nello stesso tempo amore per sé che per gli altri e rappresenta la messa in opera dei propri potenziali. Il libro è il risultato di tutto questo: propone contributi teorici (“il sapere”) necessari per poter comprendere (“per poter essere”) quel “saper fare” descritto nei casi clinici presentati, in diverse battute, all’interno del testo.
Piero Petrini, psichiatra, neurologo, psicoterapeuta psicoanalitico; dirigente medicopsichiatra responsabile del Centro Disturbi della Personalità – CDP (SPDC S. Camillo, DSM ASL Rm D Roma); presidente del Centro di Psichiatria e Psicoterapia di Roma, Ancona ed Isernia; presidente della Società Italiana di Psicoterapia (SIPSIC); membro del Direttivo SISST; docente della Scuola della Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica; ideatore e direttore della rivista Idee in Psicoterapia.
Giulia I. De Carlo, psicologa, psicoterapeuta psicoanalitico, membro del Centro di Psichiatria e Psicoterapia di Roma, socia e tutor dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica, autrice di diversi articoli, saggi e approfondimenti in diversi libri e riviste scientifiche di psicoterapia psicoanalitica e psicodinamica.
Relazioni sentimentali, traumi e trasformazioni
Il metodo PPM nella diagnosi e nel trattamento
Relazioni sentimentali, traumi e trasformazioni è un libro che cerca di guardare da una duplice prospettiva, psicoanalitica e neurobiologica, gli effetti sul funzionamento psichico della potenza disorganizzatrice delle situazioni traumatogene, a partire da quelle sentimentali. Quando le relazioni sentimentali possono tramutarsi in generatori di
vere e proprie disorganizzazioni psichiche? Reagiamo tutti nello stesso modo di fronte a un trauma? Quali sono gli effetti di una situazione traumatogena a livello neurobiologico? È possibile trasformare un trauma in una svolta evolutiva? Secondo il PPM, il metodo psicoterapico psicoanalitico, ogni personalità si disorganizza a proprio modo nel caso in cui la pellicola processuale e narrativa della vita si spezzi. Pertanto, vanno osservati attentamente il momento di crisi, il tipo di trauma e le difese psichiche. A rinforzare la necessità di un approccio differenziale agli effetti dei traumi, gli autori discriminano le personalità traumatizzate da quelle traumatiche, riservando a ciascuna di esse un approccio psicoterapico diverso. L’approfondimento neurobiologico contribuisce a confermare la complessità del tema.
Marilena Capriotti, medico-chirurgo, specialista in Neurologia, coordinatore dell’Area nazionale psichiatrica SIMG e delle attività seminariali nella Scuola di formazione regionale Marche per la Medicina generale area vasta 2, tutor, animatore di formazione, docente di Neuropsicobiologia e di Psicofarmacologia clinica della Scuola dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (SAPP).
Annamaria Mandese, psicologo, psicoterapeuta psicoanalitico, responsabile del Centro di Psichiatria e Psicoterapia (sede di Ancona), membro del comitato scientifico della Società Italiana di Psicoterapia (SIPSIC), fondatore e socio dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (APP), vicedirettore e didatta della Scuola dell’Accademia di Psicoterapia
Psicoanalitica (SAPP), presidente e fondatore del Centro di Ricercazione per la prevenzione dell’antisocialità.
Piero Petrini, medico-chirurgo, psichiatra, neurologo, psicoterapeuta psicoanalitico; direttore UOC SPDC ASL Rm 3, dove è responsabile del Centro Disturbi della Personalità.
Fondatore e socio dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (APP), direttore e didatta
della Scuola dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (SAPP), presidente nazionale
della Società Italiana di Psicoterapia (SIPSIC), vicepresidente della Società Italiana di Psichiatria (SIP) Lazio, fondatore e socio del Centro di Psichiatria e Psicoterapia, socio fondatore del Centro di Ricercazione per la prevenzione dell’antisocialità, membro >della consulta cittadina di Roma per la salute mentale
I disturbi della personalità
Il funzionamento psichico tra normalità e patologia
I disturbi della personalità sono stati considerati per lungo tempo una forma di psicopatologia a sé stante, a volte drammatici, bizzarri o eccentrici. La figura dominante è uno sfondo di sofferenza, che mal viene tollerata e che spesso diventa la motivazione principe all’evitamento di un percorso psicoterapeutico impegnativo sia per il paziente sia per lo psicoterapeuta: è come se il paziente con
disturbo della personalità mordesse la mano che lo aiuta, in una incessante lotta interiore tra richiesta di aiuto e boicottaggio dell’aiuto stesso. Il testo affronta la personalità, il carattere, il funzionamento sottostante i disturbi della personalità sia quando essi siano già patologia sia quando essi siano ancora tratti del carattere, disposizioni dell’umore e modalità relazionali. La trattazione è ampia e dettagliata, disturbo per disturbo, sia in termini psichiatrici che psicodinamici, con una chiara e definita caratterizzazione nosografica, eziopatogenetica, fin dagli esordi, nell’adolescenza; nel volume vengono proposti strumenti clinici chiave sia per l’investigazione psicodinamica che per il trattamento terapeutico dei disturbi della personalità.
Piero Petrini, psichiatra, neurologo, psicoterapeuta psicoanalitico, perfezionato in Tecniche Psicoterapiche ad indirizzo Analitico, responsabile del Centro Disturbi della Personalità CDP (SPDC S. Camillo, ASL Roma 3, ex d), presidente del Centro di Psichiatria e Psicoterapia, presidente della Società Italiana di Psicoterapia (SIPSIC), direttivo regionale della Società Italiana di Psichiatria (SIP), direttore e didatta della Scuola dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (SAPP).
Nicoletta Visconti, psicologo, psicoterapeuta psicoanalitico, responsabile del Centro di Psichiatria e Psicoterapia (Roma); docente, didatta e supervisore della Scuola di Formazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico (SFPID); revisore dei conti della Società Italiana di Psicoterapia (SIPSIC), docente della Scuola della Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (SAPP).
Anita Casadei, psicologo, psicoterapeuta psicoanalitico, PhD presso Southern U.I. (Louisiana) in Psicologia Clinica, docente, didatta e supervisore della Scuola di Formazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico (SFPID); revisore dei conti della Società
Italiana di Psicoterapia (SIPSIC), tesoriere del Centro di Psichiatria e Psicoterapia, presidente della scuola dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (SAPP).
Annamaria Mandese, psicologo, psicoterapeuta psicoanalitico, responsabile del Centro di Psichiatria e Psicoterapia (sede di Ancona), membro del Comitato Scientifico della Società Italiana di Psicoterapia (SIPSIC), fondatore e socio dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (APP), vicedirettore e didatta della Scuola dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (SAPP).
Psicanalisi e spiritualità
Trauma, crisi e motivi di speranza
Lo scopo dei saggi contenuti in questo libro è quello di contribuire all’esplorazione di due mondi apparentemente lontani. Tanto lontani da indurre il sospetto che essi non posseggano alcuna area di sovrapposizione, nessuno spazio di dialogo possibile e, certamente, nessuna conciliazione. Il mondo della “spiritualità” sembra lontanissimo da quello della “psicologia”, soprattutto nella sua applicazione “terapeutica”. Entrambi possono però soddisfare il
bisogno di una riscoperta di senso, che abbia un valore unificante, lontano dalla marcusiana unidimensionalità, e che sappia restituire alla persona umana la sua identità più profonda, fatta di ricerca dell’altro e di realtà ultime che la sostanzino. Una riscoperta del valore dell’umano in quanto tale, come fa la psicologia quando si interroga su ciò che rende un “individuo” una “persona”, che sappia però rivolgersi ad orizzonti di valori che esaltino la dignità dell’uomo, e la riscoprano collocandola al suo giusto posto. La riflessione spirituale e l’indagine scientifica alimentano l’apertura verso il trascendente, esplorazione inconclusa e sempre viva, e verso un valore condiviso fra uomini di ogni luogo e di ogni tempo. Occuparsi di spiritualità senza riferimenti alla concreta identità degli uomini del nostro tempo non avrebbe molto senso, come il ridurre la persona umana al semplice coacervo di processi organici di cui la psiche sarebbe un mero epifenomeno. Con Psicoanalisi e spiritualità si vuole quindi contribuire a indagare gli spazi di scoperta fra la definizione piena della persona umana e il suo luogo, nella storia e nella natura.
Annibale Bertola, psicologo, psicoterapeuta esperto in Psicologia clinica. Past president della Federazione Italiana Associazioni di Psicoterapia (FIAP). Vicedirettore e docente della Scuola dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (SAPP). Socio del Centro di Psichiatria e Psicoterapia (CPP).
Anita Casadei, psicologo, psicoterapeuta psicoanalitico, PhD in Psicologia clinica presso la Southern International University di New Orleans, Lousiana. Presidente e docente della Scuola dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (SAPP). Socio del Centro di Psichiatria e Psicoterapia (CPP).
Trasgressione Violazione Perversione
Eziopatogenesi, diagnosi e terapia
Una trattazione dell’ampio spettro dei disturbi perversivi, sia in termini psichiatrici che psicodinamici. Una chiara e definita caratterizzazione nosografica, eziopatogenetica e terapeutica di ogni forma di perversione sessuale e relazionale. Una puntuale analisi delle differenze tra perversione da una parte e trasgressione e violazione dall’altra. Secondo gli autori di questo
volume, le perversioni possono essere definite tali in funzione della relazione, dello sviluppo psichico oltre che di una legge. Tutti questi elementi regolano i rapporti di desiderio, godimento e di potere nei soggetti. La psicoanalisi ha costruito le sue teorie proprio sulla relazione tra l’uomo e la legge. Per Freud la soggettività nasce da un evento mitico: il “pasto totemico”. Klein sostiene che l’inconscio segue una legge arcaica e spietata: la legge del taglione. Oggi una persona di media o alta cultura ha un’idea alquanto precisa di chi sia un perverso: “il perverso è uno che ha bisogno della legge per godere”. Quindi, perverso è soprattutto uno che perverte la legge morale: la usa non per essere buono ma per procurarsi piaceri sessuali. Ed in quest’ottica il volume analizza il rapporto dei soggetti con la legge in senso lato.
Piero Petrini, medico-chirurgo, psichiatra, neurologo, psicoterapeuta psicoanalitico; direttore UOC SPDC ASL Rm 3, dove è responsabile del Centro Disturbi della Personalità.
Fondatore e socio dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (APP), direttore e didatta della Scuola dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (SAPP), presidente nazionale della Società Italiana di Psicoterapia (SIPSIC), vicepresidente della Società Italiana di Psichiatria (SIP) Lazio, fondatore e socio del Centro di Psichiatria e Psicoterapia, socio fondatore del Centro di Ricercazione per la prevenzione dell’antisocialità, membro >della consulta cittadina di Roma per la salute mentale
Anita Casadei, psicologa, PhD alla Southern U.I. (Louisiana), specialista in psicoterapia ad indirizzo psicodinamico, opera come psicoterapeuta presso il CPP (Roma), del quale è socia. Svolge attività di docenza e supervisione presso SFPID di Roma.
Francesco Chiricozzi, psicologa, PhD in scienze neurologiche dello sviluppo e specialista in psicoterapia a indirizzo psicodinamico, svolge attività di ricerca presso l’Università Sapienza di Roma. Opera come psicoterapeuta nel CPP (Roma).
Anoressie contemporanee
Dal digiuno ascetico al blog Pro-Ana
L’anoressia, da sempre oggetto di indagini teoriche e cliniche, oggi assume alcune particolari connotazioni che possono essere declinate come “varianti contemporanee”. La condizione anoressica, un tempo circoscritta alle ragazze adolescenti, comincia a presentarsi in età precoce e, nella sua variante inversa, in giovani maschi. Non solo: sul piano psichico e relazionale alcuni processi collegati all’uso del virtuale e dei nuovi media, sembrano configurare
alcuni scenari che ci costringono a ripensare alla complessità dell’anoressia con tutti i suoi misteri. L’osservazione dei siti e dei blog Pro-Ana – un fenomeno in rapida espansione anche in Italia ma ancora poco conosciuto ed esplorato dalla letteratura scientifica – mostra una nuova e dirompente modalità di condivisione “gruppale” tra adolescenti che aderiscono alla filosofia della Dea Ana promuovendo uno stile di vita anoressico. Il volume parte da alcuni nodi problematici che caratterizzano in chiave psicoanalitica la condizione dell’anoressia (anche come patologia di genere) ravvisando, nella difficoltà di rappresentazione, un aspetto peculiare. Come si declina il disagio anoressico nel teatro del virtuale quando il corpo si annulla, si smaterializza, si decostruisce? In quali aree di confine si possono ricollocare lo psichico e il somatico? Quali elementi caratterizzano l’identità, il Sé, l’alterità, le relazioni? Quali saperi, quali strumenti abbiamo a disposizione per interpretare relazioni, contesti e relative domande di aiuto?
Giorgia Margherita, ricercatrice di Psicologia dinamica, insegna Psicologia dinamica presso il Corso di Laurea Magistrale di Psicologia Dinamica, Clinica e di Comunità. Membro ordinario dell’IIPG (Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo) e dell’EFPP (European Federation for Psychoanalytic Psychoterapy in the Public Sector), si occupa, in una prospettiva dinamico-clinica, di adolescenza, gruppi, modelli narrativi. Tra le pubblicazioni il volume Narrazione e rappresentazione nella Psicodinamica dei gruppi, Angeli, 2009.
Il paziente dimenticato: il suicidio
Quando la fine non diventa un inizio
Il tema del suicidio è uno degli argomenti più controversi, problematici e dibattuti non soltanto in ambito psicologico: esso abbraccia l’intera cultura, ponendo in campo questioni quali le nostre vite, la morte e la libertà individuale. Questo volume affronta in modo completo ed esaustivo un argomento spesso ignorato e trascurato ma purtroppo sempre attuale, analizzandone l’evoluzione culturale e sociale per soffermarsi sugli
aspetti psicopatologici e clinici che caratterizzano questo triste evento. Scorrere le pagine del libro è come accendere una piccola luce per individuare la multifattorialità di questi eventi, delineando innanzitutto i particolari scenari e i contesti sociali di chi ha deciso di compiere il gesto finale di togliersi la vita. Gli autori ci accompagnano in questo difficile viaggio per comprendere una realtà drammatica con la speranza che non si debba mai dire: “è troppo tardi”.
Anita Casadei, psicologo, psicoterapeuta psicoanalitico, PhD in Psicologia clinica presso la Southern International University di New Orleans, Lousiana. Presidente e docente della Scuola dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (SAPP). Socio del Centro di Psichiatria e Psicoterapia (CPP).
Sara Acampora, psicologa, psicoterapeuta psicoanalitica, docente della Scuola dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (SAPP), membro del Centro di Psichiatria e Psicoterapia di Roma, socio fondatore dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica.
La furia di Medea
La violenza che inganna
Un’analisi dettagliata, che percorre i labirinti mentali delle vittime di violenza ma anche dei loro carnefici, fa di questo libro una sorta di piccolo manuale del decorso storico della violenza fino ad oggi. Ponendo l’attenzione sulle criticità ancora presenti e sulle dinamiche più profonde da cui la violenza scaturisce, il libro si pone l’obiettivo di poterla comprendere a fondo fino ad arrivare a contrastarla. Non solo. Analizzando il significato della violenza attraverso le
sue radici culturali, religiose e mitologiche, invita a riflettere sulla complessa e moderna dicotomia tra giustizia e sacrificio.
Piero Petrini, medico-chirurgo, psichiatra, neurologo, psicoterapeuta psicoanalitico; direttore UOC SPDC ASL Rm 3, dove è responsabile del Centro Disturbi della Personalità.
Fondatore e socio dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (APP), direttore e didatta della Scuola dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (SAPP), presidente nazionale della Società Italiana di Psicoterapia (SIPSIC), vicepresidente della Società Italiana di Psichiatria (SIP) Lazio, fondatore e socio del Centro di Psichiatria e Psicoterapia, socio fondatore del Centro di Ricercazione per la prevenzione dell’antisocialità, membro >della consulta cittadina di Roma per la salute mentale
Daniela Veneruso, psicologo, criminologo, psicodiagnosta, psicoterapeuta psicoanalitico, socio collaboratore del Centro di Psichiatria e Psicoterapia di Roma, consulente tecnico per la Procura di Roma per lo svolgimento delle escussioni in sommarie informazioni testimoniali di minori in ipotesi di abuso sessuale. È tutor della Scuola dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (SAPP), collabora con il Centro Disturbi della Personalità CDP (SPDC S. Camillo-Forlanini, ASL Roma 3, ex D).
Philophobia e philoterapia
Paura di amare
Dalla philophobia, più comunemente conosciuta come “paura delle relazioni amorose”, nasce la philoterapia, o “terapia dell’amore e dei legami affettivi”: un nuovo metodo terapeutico che si basa sulle teorie dell’attaccamento e delle relazioni oggettuali e che utilizza come modello di riferimento quello psicoanalitico. Allo stesso modo propone un tipo di lavoro terapeutico attraverso una trasformazione del funzionamento psichico del
paziente, portandolo ad attivare le risorse necessarie al cambiamento, anche nella sfera emotiva. Un libro che nasce dalla richiesta sempre più frequente, da parte di adulti e adolescenti, di poter gestire al meglio le relazioni sociali e le dinamiche del cuore. Uno spunto di riflessione sulla vita, sullo scorrere del tempo, sul rapporto amoroso, che si rivolge a psicologi, medici e psicoterapeuti ma anche a persone che non necessariamente sono professionisti del settore. Un saggio che porta inevitabilmente a una maggiore comprensione di noi stessi e degli altri nonché a riconoscere meglio l’amore del nostro tempo, in tutte le sue forme e le sue dinamiche sessuali, regalandoci così non solo l’elisir della giovinezza, ma anche quello della felicità.
Daniela Veneruso, psicologo clinico, psicoterapeuta psicodinamico, specialista in neuropsicologia e criminologia, si occupa da molti anni di disturbi della personalità e dell’affettività collaborando con il Policlinico Umberto I e con il Centro Disturbi della Personalità del San Camillo Forlanini di Roma. Consulente tecnico per la Procura di Roma per lo svolgimento delle escussioni in sommarie informazioni testimoniali di minori in ipotesi di abuso sessuale, è docente della Scuola dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (SAPP) e socio collaboratore del Centro di Psichiatria e Psicoterapia di Roma.