L’umore depresso, un senso di vuoto e una profonda tristezza possono rappresentare una condizione naturale causata da un evento drammatico, ma possono anche essere i sintomi di un disturbo dell’umore grave che può persistere nel tempo e portare addirittura al suicidio.
Per capire cos’è la depressione è necessario innanzitutto chiarire che lo stato depressivo può essere uno stato naturale dettato da un evento sentito per la persona come drammatico.
In questi momenti è possibile vivere sentimenti di tristezza, senso di vuoto e di perdita, irritabilità, anche accompagnati da modificazioni somatiche e cognitive che incidono in modo significativo sulla capacità di funzionamento dell’individuo.
Per esempio, quando si vive un lutto è facile che si sperimenti questa condizione per un certo periodo.
Pertanto non bisogna spaventarsi se si sta vivendo uno stato depressivo, perché può essere la naturale conseguenza di un grande dispiacere legato a una situazione sentita come vitale per la persona. In questo caso si tratterebbe di una condizione detta reattiva legata al nostro modo di vivere i sentimenti come specie.
Infatti la natura ha predisposto che, l’essere umano, per riadattarsi a una condizione nuova, deve passare necessariamente da sentimenti di perdita.
Questo stato di tristezza è una maniera in cui l’organismo si prepara a un cambiamento, si verifica una specie di piccolo lutto in cui bisogna tagliare con il passato e organizzarsi per adattarsi al futuro.
L’emergere di sentimenti di dolore e tristezza permette lo scarico dell’angoscia provocate dal lasciare circostanze conosciute; l’esaurirsi di tali sentimenti può avviare un processo di ri-investimento delle proprie energie verso iniziative nuove.
Sentimenti depressivi oltre a situazioni di perdita, possono insorgere in svariate circostanze per esempio a causa dell’impossibilità di realizzare un progetto o il dover riconsiderare il giudizio verso una persona o verso noi stessi.
La tristezza e i sentimenti depressivi possono essere del tutto normali quando dipendono da un evento e durano un tempo limitato, ragionevole, se considerando la gravità del fatto.
Ma cosa fare se si vivono sintomi depressivi slegati da eventi tragici e questi non cessano?
Può accadere che una persona viva sentimenti di profonda sofferenza prolungati nel tempo sia scatenati da eventi gravi che anche senza una apparente ragione.
In questi casi è possibile che si sia entrati in una condizione patologica riguardanti i disturbi della sfera dell’umore.
In queste circostanze non è saggio attendere troppo, perché se il tempo non guarisce, può al contrario esacerbare la situazione, e quando partiamo di disturbi depressivi il rischio da cui bisogna proteggerci è uno dei peggiori, si tratta del suicidio.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità c’è l’ho ricorda attraverso la diffusione dei suoi dati.
Si calcola che il 90% dei casi totali di suicidio sono associati a disturbi mentali, soprattutto depressione e abuso di sostanze.
Pertanto prima che lo stato di sofferenza si tramuti in una condizione di profonda disperazione sino agli atti più nefasti è importante cercare un esperto da consultare.
Non è pensabile che nel ventesimo secolo non ci si curi di depressione o si lasci in uno stato di completa disperazione chi si ama quando soffre di questa malattia, soprattutto perché oggi la psichiatria dichiara che i sintomi depressivi sono guaribili.
Lo testimoniano gli psichiatri all’ultimo congresso della SPI (Società Italiana di Psichiatria) a Torino denunciando la mancanza di una adeguata informazione alla popolazione circa questa patologia. Troppo spesso questi pazienti non vengono curati adeguatamente oppure non accedono ad una adeguata informazione circa le possibili cure verso il disturbo.
Eppure ribadiscono al congresso a Torino come questi pazienti se sottoposti ad adeguate terapie nel 70% dei casi guarisce.
Grazie dell’attenzione
Psicologa, Psicoterapeuta
Dott.ssa Giulia I. De Carlo
Studio in: corso Gramsci 133, Palagianello (Ta)
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