di giulia_de_carlo

IDEE IN PSICOTERAPIA

Idee in Psicoterapia nasce come momento culturale di alcune delle migliori scuole di psicoterapia in Italia. Il confronto tra i “modelli della mente” rappresenta una novità unica nel panorama italiano. Il concetto di fondo è quello dell’eclettismo dialettico, dell’incontro tra teorie e pensieri diversi, della ricerca finalizzata alla qualità delle psicoterapie. Opportunità di confronto e crescita la rivista è sostenuta inoltre da altre società scientifiche, come la FIAP (Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia) e la SIPSIC (Società Italiana di Psicoterapia), che forniscono all’iniziativa editoriale, come si suol dire, opere, uomini e donne. La rivista si propone di fornire ai lettori, addetti e non addetti ai lavori, una rassegna periodica di argomenti selezionati di particolare interesse, sia studi originali, sia volumi monografici su argomenti importanti affrontati dai diversi punti di vista. Oltre agli articoli di autori italiani, saranno presentati contributi di stimati ricercatori internazionali Questo progetto editoriale si auspica la possibilità di un nuovo modo di stare insieme tra professionisti e allievi nel rispetto della diversità e nel riconoscimento della ricchezza delle differenze, lontano da quelle sterili dispute tra rappresentanti di ideologie psicologiche elitarie. Idee in Psicoterapia nasce dal desiderio di condividere, confrontarsi e di scambiare conoscenze; scuola con scuola, ognuna con la sua organizzazione e le sue articolazioni interne; terapeuta con terapeuta, ognuno con la sua personalità e il suo stile; allievo con allievo, ognuno con la sua motivazione e la sua brama di crescere.

La storia della rivista

La rivista Idee in Psicoterapia nasce come una scommessa: la scommessa che si possa instaurare un dialogo, trovare comuni denominatori e stabilire confronti tra scuole di psicoterapia con orientamenti diversi e sotto molti aspetti confliggenti, quali quelli dinamici, cognitivo-comportamentali, sistemico-relazionali, espressivo-corporei e umanistici integrati. Una scuola di psicoterapia vuol dire un approccio clinico basato su una teoria “forte” e caratterizzante, un album di famiglia pieno di padri fondatori e numi tutelari, una tecnica standard e una formazione ispirata necessariamente a modelli ortodossi in quanto fondativi. Ma se da una parte un allievo aspirante psicoterapeuta ha disperatamente bisogno di certezze, è altrettanto vero che un percorso educativo “aperto” alle contaminazioni culturali e alle sfide scientifiche avrà maggiori chances di prepararlo a diventare un bravo terapeuta, cioè, una persona esperta in grado di aiutare il paziente. Le scuole in Italia rappresentano un universo complesso, potremmo dire un complicato groviglio di indirizzi teorici, di sensibilità differenziate, di parentele e affinità, ma anche di preclusioni e incompatibilità. Seguire una bussola navigando in questo mare non è facile, così come è prevedibile che all’esterno ci si arrenda (di fronte all’immensità) e all’interno si resti ben dentro i confini della propria barca, per il pericolo di smarrirsi. L’idea nuova in psicoterapia, che la rivista insegue, è per certi versi anche un sogno e quindi un desiderio: collegare terapeuti, docenti e ricercatori di varia provenienza e formazione in una community di esperti, ognuno con il suo bagaglio tecnico ed esperienziale, ma tutti dotati della capacità di scambiare modelli, ibridare linguaggi, inventare codici di comunicazione, importare nei propri sistemi di pensiero e nelle proprie prassi cliniche elementi fecondi di perturbazione, di cambiamento e persino di estraniazione. Introdurre il dubbio e mettersi in crisi significa costruire il modello unico e personale cui ogni terapeuta deve mirare. Il nostro suggerimento è cominciare dai candidati, invitati a scrivere, a contribuire e a cimentarsi nella ricerca e negli studi originali, assistiti dai loro maestri e confrontati con altre identità e altre appartenenze. La transizione verso altri orizzonti, la messa in tensione dell’identità, la curiosità intellettuale, la rinuncia a saperi conchiusi e definitivi, la conoscenza in itinere e sul campo, il sincretismo operativo sono tutti valori della cultura post-moderna, che Idee in Psicoterapia propone e in cui si riconosce, figlia del suo tempo.

Ma il progetto di Idee in Psicoterapia non si esaurisce nella rivista, oltre che scrivere, leggere, rivedere e correggere bozze, il board di Idee si incontra regolarmente in riunioni di lavoro, pure conviviali, che consentono una familiarità ancor più che una reciproca conoscenza, e in congressi, che promuove ormai annualmente e che costituiscono un momento forte e fondante dello scambio e della messa in comune tra scuole e psicoterapeuti. Crescere insieme è dunque la parola d’ordine della nostra rivista e del gruppo che si riconosce in questo progetto.

Editore: Alpes Italia
Collana: Idee in psicoterapia
Autori: Autori vari
Tipo: Libro universitario
Tipo: Periodico a cura Luigi Janiri e Piero Petrini
Sito internet per l’acquisto dei volumi: Idee in psicoterapia

Giulia De Carlo

Psicologa, psicoterapeuta psicoanalitico, membro del Centro di Psichiatria e Psicoterapia di Roma, socia e tutor dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica, autrice di diversi articoli, saggi e approfondimenti in diversi libri e riviste scientifiche di psicoterapia psicoanalitica e psicodinamica.