È in uscito “LE CRISI DEL MOVIMENTO PSICOANALITICO”
PRIMO volume della collana “PROLEGOMENI di PSICOANALISI”
Prolegomeni di Psicoanalisi è una periodico di carattere scientifico tematico in cui è possibile trovare articoli di ampio respiro professionale il cui scopo primario è quello di proporre testi di approfondimento nell’ambito della psicoterapia a orientamento psicoanalitico.
In questo numero verranno affrontati con grande minuzia i più significativi momenti di rottura del movimento culturale della psicoanalisi che hanno portato i più grossi contributi scientifici contribuendo all’evoluzione dell’impianto teorico e clinico della psicoanalisi. Prolegomeni nasce come un progetto editoriale promosso dalla Scuola dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica (SAPP) con il fine di pubblicare i più significativi contributi dei relatori e degli allievi nei vari Congressi e Seminari organizzati dalla SAPP.
I capitoli del volume (Petrini, Mandese, Petrolini, 2021 pag V-VIII) sono stati organizzati attorno a figure chiave della storia della disciplina inventata da Freud, relativi ciascuno a un autore che ha contribuito a questa incredibile avventura dello scibile umano, rispecchiano questa dialettica fra l’ossequio passivo alla figura del maestro (ingombrante, quando preoccupato dell’ortodossia del riferimento ai propri principi) e l’accoglimento della sua valenza stimolatrice e innovatrice, quando avverte che “mi sembra opportuno presentare che queste regole come consigli e non pretendere che vengano accettati incondizionatamente” (op. cit. 1912).Ferenczi e Jung: entrambi gia “allievi prediletti”, o eredi e testimoni delle scoperte del maestro e poi dissidenti al punto tale da far dire al secondo “I maestri che mi hanno influenzato in maggior misura sono Bleuer, Pierre Janet e Théodore Flournoy” (Jung, Zurigo; cit. Libro Rosso. Liber Novus, 1930). “Gran visir della psicoanalisi” (secondo l’aspirazione di Freud) o “enfant terrible” il primo (Franceschini, 2014). Entrambe figure critiche che hanno colto il potenziale innovativo del messaggio psicoanalitico e lo hanno sottoposto a revisione dialettica tramite un serrato approfondimento di alcuni suoi costrutti fondamentali: il concetto stesso di libido, il rapporto fra il mondo interno e quello esterno nella determinazione della realtà del trauma, la complessa articolazione fra il mondo della speculazione freudiana che proclamava di limitarsi “… al parterre e al souterrain dell’edificio” della persona umana” (come Freud aveva scritto nella famosa lettera a Binswanger) e l’aspirazione ad arrivare ai piani alti dell’edificio “uomo”. L’implicito invito all’approfondimento del potenziale euristico della psicoanalisi e stato poi colto anche dagli altri autori presentati in questo volume: l’estensione del potenziale interpretativo agli stati psicotici, con Racamier: la migliore comprensione possibile del mondo infantile con le figure di Melanie Klein. L’estensione alla migliore comprensione del rapporto con la perversità, il mondo oscuro delle perversioni e quello ctonio delle psicosi sottostanti, ancora con Racamier e con Masud Khan. La riflessione sul destino dell’uomo quando confrontato con le scaturigini stesse del suo valore esistenziale, ed e quanto veniamo a investigare con l’esperienza teorico/filosofica di Hillman. E infine il riferimento alle piu recenti acquisizioni dei derivati della investigazione in altri campi della psicologia contemporanea, espresso da Fonagy nel suo concetto di “rispecchiamento” e nella definizione della “funzione riflessiva”, porta d’accesso alle acquisizioni delle neuroscienze e ai concetti fondamentali derivati dalla infant research (S. Fissi, 2004). Ci piace pensare che con questo contributo si sia potuto partire dalla tecnica, seguendo il più puro itinerario freudiano che dalla clinica usava partire per poi ritornarvi, per mostrare come ogni momento apparentemente critico della evoluzione della psicoanalisi sia stato in realtà un ampliamento della sua ottica, uno sguardo sempre più aperto a orizzonti e contesti diversi. E nozione abusata che “crisi” possegga nella sua etimologia la connotazione che vede nel momento di crisi quello di crescita, di maggiore conoscenza, di migliore servizio – infine – alla persona umana. Ebbene, queste pagine proprio questo suffragano: la potenzialità conoscitiva dello strumento psicoanalitico che nella genialità del suo fondatore ha saputo seminare, negli sviluppi successivi e in personaggi degni della sua altezza speculativa, quanto il paradigma psicoanalitico possegga in ordine al migliore servizio della persona umana e alla costruzione di una migliore comprensione della sua collocazione nel mondo (Introduzione al volume “LE CRISI DEL MOVIMENTO PSICOANALITICO” da pag V a pag VIII).
Editore: Alpes Italia
Collana: Prolegomeni di Psicoanalisi
Autori: Autori vari a cura della scuola SAPP http://www.sappaccademia.it/
Tipo: Libro universitario
Tipo: Periodico a cura di Piero Petrini, Annamaria Mandese, Martina Petrolini
Sito internet per l’acquisto dei volumi: Prolegomeni di psicoanalisi
Leggi anche gli altri articoli di approfondimento sullo stesso argomento:
https://www.giuliadecarlo.it/crisi-e-trattamento-di-un-paziente-con-diagnosi-di-falso-se/
Grazie per l’attenzione
Dott.ssa Giulia I. De Carlo
Psicologa, Psicoterapeuta Psicoanalitico